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La
mattina seguente impieghiamo mezz'ora per procurarci il biglietto
e con nostra grossa meraviglia ci comunicano che il nostro turno è
quello di mezzogiorno e un quarto.
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Aspettiamo
mezzogiorno e un quarto per il bus navetta che dal
parcheggio ci porterà all'ingresso delle grotte.
Appena entrati rimaniamo tutti affascinati dalla prima sala: la guida
ci spiega che per volume potrebbe contenere il Duomo di Milano! Le
stalattiti e stalagmiti sono enormi!
Il giro è veramente interessante anche se un po' stancante. Usciti
dalle grotte (il bus navetta ci riporta al parcheggio) pranziamo e
ripartiamo diretti a Urbisaglia. Passato San
Severino Marche prendiamo una strada secondaria per Tolentino.
Il panorama è veramente bello, i campi sono arati ed il terreno argilloso
al sole ha un colore molto chiaro, tanto che viste da lontano le colline
sembrano dune del deserto, punteggiate da olivi e casali. Tanta bellezza
ci fa notare che comincia ad affacciarsi in noi il sentimento di malinconia
per la prossima fine dell'avventura. Arriviamo al Castello
della Rancia ed iniziamo la visita.
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Il
mastio è la parte più interessante e meglio conservata.
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Il
biglietto cumulativo che abbiamo acquistato permette di visitare anche
l'Abbazia della Fiastra, e così decidiamo di raggiungerla
subito per poter pernottare nell'ampio e curatissimo parcheggio con
pozzetto di scarico. L'abbazia si trova all'interno di una riserva
naturale e risale al XII secolo. Visitiamo i locali al piano terra,
le cantine e il chiostro, oltre alla chiesa a fianco. Ne siamo tutti
entusiasti e la luce del tramonto continua a giocare un ruolo importantissimo
nella suggestione che i luoghi di questo viaggio lasceranno in noi.
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