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In Camper a Vilnius
Mercoledì 6 Agosto 2003
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Le prime ore della mattina ci servono per organizzare i pullman per il trasferimento a Vilnius. Mentre ci informiamo sugli orari dei trasporti pubblici, veniamo a conoscenza che esiste un servizio di trasporto verso la capitale lituana, organizzata dal camping stesso. Dopo una breve trattativa con il responsabile della reception del campeggio, e dopo aver risolto qualche piccolo problemuccio legato all'alto numero dei componenti del nostro gruppo, veniamo accompagnati a Vilnius in due gruppi di circa 15 persone, per mezzo di un piccolo pulmino Volkswagen ed una scassata Jetta ormai tranquillamente pensionabile.
Essendo stati assegnati al secondo gruppo, e dovendo attendere il ritorno dei due mezzi di trasporto sopra citati, decidiamo di scattare qualche foto al bel lago sulle cui sponde sorge il camping.
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Raggiungiamo Vilnius verso mezzogiorno a bordo della Jetta. Appena arrivati cambiamo un po' di soldi per le necessità quotidiane, e poi ci incamminiamo verso il centro vero e proprio. Sbagliamo subito strada ed arriviamo ad una basilica dove l'unica cosa interessante da vedere è la dependance che sorge nel giardino ben curato della chiesa.
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Noi questa città l'avevamo già visitata l'anno precedente, ma ripercorriamo volentieri le sue strade e stradine, alla ricerca di nuovi scorci ed immagini che magari ci erano sfuggiti.
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Il tempo alterna momenti di bel sole a momenti di intensa pioggia, costringendoci ad una visita con molte soste. Comunque rivisitiamo la cattedrale, il mercatino che sorge nella piazza dell'ufficio informazioni, la chiesa di Sant'Anna, la strada principale e, Roberto ed Anna, anche il forte che domina Vilnius. Torniamo a vedere anche il cartello stranissimo che sorge nel giardino accanto alla chiesa di Sant'Anna, nella speranza che qualcuno avesse corredato tale insegna di una spiegazione. Purtroppo non troviamo nessun ulteriore commento al cartello, quindi rilanciamo l'appello a chiunque sia in grado di dare una spiegazione plausibile a quanto fotografato l'anno scorso.
Lorenzo e Roberto commentano che in Lituania le ragazze sono in genere molto belle, e che è strano osservare un popolo la cui componente femminile possieda queste magnifiche doti naturali (in verità le parole esatte con cui hanno espresso questo concetto non sono proprio queste, ma per ragioni di chiarezza e di buon gusto, abbiamo preferito esprimere il concetto diversamente).
Un po' stanchi dalla passeggiata, ci sediamo in un bar sul corso principale di Vilnius dove precedentemente Roberto ed Anna avevano bevuto un ottimo caffè all'italiana. Ordiniamo ad una ragazza di cui a stento riusciamo a capire la nazionalità, tanto parla bene l'italiano, e scopriamo che è lituana e che studia in Italia a Cassino. Paghiamo e gli facciamo i complimenti per l'italiano e… per tutte quelle doti naturali di cui di norma le lituane sono dotate…
Arriviamo al punto di ritrovo concordato con gli autisti del campeggio per essere riportati ai camper. Roberto ed Anna ci chiedono se possono salire insieme al primo gruppo perché preferirebbero tornare in anticipo per portare a fare un giro Kira, la propria cagna. Noi decidiamo di aspettare il nostro turno in un supermercato di prodotti di profumeria. Esaurita la visita ci sediamo ad un bar a sorseggiare una buonissima birra.
Rientriamo al campeggio intorno alle 19.00 e ceniamo. Dopo cena tutto il gruppo si raduna al bar per bere qualcosa insieme. L'atmosfera è più che gradevole e le battute si susseguono in modo quasi disordinato, fino alla chiusura del locale. Andiamo a letto consapevoli che l'indomani sarà un'altra lunga giornata di trasferimento.
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