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In Tenda in Spagna
Epilogo
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Avevamo previsto di visitare la Spagna già da qualche tempo perché troppo a lungo ormai era rimasta nella lista delle località degne di un bel giro. Sicuramente avremmo effettuato questo viaggio già da qualche tempo se solo avessimo sospettato quanto bella e stupefacente fosse questa parte di mondo. Erroneamente abbiamo sempre creduto la Spagna una sorte di Italia sbiadita, una concorrente latina non alla nostra altezza. Oggi, a distanza ormai di tempo da questa vacanza, ci rendiamo conto di averla snobbata per falsi preconcetti, per erronee valutazioni sul patrimonio artistico e culturale di questo paese che, se da una parte ha dominato il mondo conosciuto per lunghissimo tempo, dall’altra ha permesso la scoperta di quello nuovo.
Nel concludere questo racconto non possiamo prescindere dal riviere con la medesima intensità le emozioni provate ad Avila, con la sua splendida cinta muraria, a Burgos, dove abbiamo provato il primo impatto con il gotico spagnolo, a Segovia, con il suo fiabesco Alcazar. Emozioni donate dalla bellezza dei luoghi visitati ed acuite dalla soddisfazione di essere riusciti nel nostro intento di visitare la Spagna nonostante la mancanza del nostro mezzo preferito: il camper. Infatti questa vacanza rappresenta nel nostro immaginario un po’ quella risposta forte che era necessario fornire per provare a noi stessi che alcuni eventi sfortunati nella vita talvolta si possono superare con volontà e determinazione. Ci piace pensare che lo sventurato episodio dell’incendio della nostra nuova autocaravan sia stato salutare per l’esito di questa splendida vacanza, come a significare che in camper, questa sarebbe stata probabilmente meno bella, meno intensa. Anche se tutto ciò lo scriviamo adesso che possediamo nuovamente un bel camper…
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