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In Camper ad Inari
Martedì 20 Agosto 2003
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La
mattina ci alziamo con tutta calma, e ci dedichiamo alla raccolta
di quanto la terra produce in abbondanza da queste parti: funghi
e mirtilli. Lorenzo ed Alessia si avventurano per
i boschi circostanti alla ricerca di un esemplare per ogni specie
di fungo presente nella zona. Finita la loro raccolta, chiedono al
bar se qualcuno dei presenti è in grado di dire loro quali
specie sono commestibile, ed eventualmente le migliori, e quali non
lo sono. Un gentilissimo signore si prodiga in inglese a dare loro
le spiegazioni richieste. Lorenzo ed Alessia ringraziano cortesemente
per tanta gentilezza e si ripropongono di cercare nel pomeriggio la
specie migliore, con l’intento di condirci la pastasciutta.
Nel mentre, Teo ed Esther hanno raccolto una gran quantità
di mirtilli, e sono intenti nella loro pulizia.
Verso le 14.00 pranziamo e subito dopo ci preoccupiamo di riordinare
un po’ i camper.
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Terminate
le doverose pulizie, Lorenzo e Teo si recano al lago sulla cui riva
è situato il campeggio, per fare la loro ormai rituale pescatina.
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Verso
le 15.30 partiamo per Inari, che poi sarà
la località dove eseguiremo il famoso “giro di boa”,
cioè il punto più a nord che toccheremo in questa vacanza.
Alle 16.10 e 29 secondi siamo alla latitudine nord di 68°54.803’.
Da ora in avanti la lancetta della nostra bussola segnerà inesorabilmente
solo e soltanto sud.
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Inari
è una cittadina sparsa per un’area abbastanza vasta.
Facciamo visita ad un grande negozio di souvenir, dove acquistiamo
articoli che ci ricorderanno questa splendida vacanza. Lorenzo decide
di comprare una canna con mulinello e qualche esca artificiale, per
vedere se i risultati delle tradizionali pescatine migliorano. Poi,
in attesa che il resto del gruppo esca dal negozio, nota delle colonnine
molto strane nei parcheggi delle macchine. Vuoi vedere che sono le
famose prese di corrente per poter riscaldare il motore d’inverno.
Apre uno sportellino ed il dubbio svanisce alla vista di una presa
di corrente di tipo europeo. Poco più in la, una vecchia macchina
espone in bella vista il cavo che presumibilmente serve per attaccarla
alle colonnine. Che strano il mondo, qua le macchine hanno le solite
necessità dei camper!!
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Rientriamo
in campeggio e Lorenzo ed Alessia si danno alla ricerca di funghi,
di quella specie che gli è stato indicata come la migliore.
La ricerca si esaurisce in poco più di mezz’ora, con
un abbondante risultato. Siccome non sono sicuri di quanto raccolto,
cercano il tipo della mattina, perché esegui una cernita dei
funghi trovati. Il signore, gentilissimo, li accontenta
e Lorenzo ed Alessia, per ringraziarlo, gli offrono una bella birra
gelata!!
E’ ormai sera, ed approntiamo la tavola della capanna in legno
per la cena. Lorenzo, con i funghi raccolti, fa un bel sugo per la
pastasciutta che poi si gusterà quasi in solitaria perché
nessuno è disponibile ad assaggiarla per paura di un’intossicazione.
Solo Alessia ne mangia un boccone e concorda con Lorenzo che è
veramente eccezionale!!
La sera trascorre tra una chiacchiera e l’altra scaldati ed
illuminati dal fuoco nel camino.
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Verso
mezzanotte decidiamo di andare al lago a fare qualche foto al tramonto,
purtroppo domani ce ne dovremo andare, e come già detto, la
rotta sarà verso, sud, verso un mondo che lentamente diventerà
sempre più simile al nostro.
Lo spettacolo è veramente mozzafiato e crediamo che le foto
si commentino da sole.
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