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Ci alziamo un po’ più presto del solito perché oggi vogliamo
arrivare al Faro di Gorino in bicicletta e non vogliamo farlo
nelle ore più calde. Alle 08.30 abbiamo già fatto colazione e siamo
sulla pista ciclabile per il faro che è in buone condizioni per circa 3
km, e poi scade in un sentiero un po’ accidentato anche se completamente
pianeggiante.
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Arriviamo introno alle 09.30 al faro e ci fermiamo al bar/ristornate per rifocillarci.
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Un signore ci avverte che dobbiamo ritornare piuttosto velocemente perché
uno dei ponti che abbiamo attraversato verrà smantellato per potergli effettuare
qualche operazione di manutenzione.
Così riprendiamo la strada prima di quanto non avessimo voluto e ripercorriamo
la pista ciclabile a ritroso sino ai camper. Arrivati abbiamo l’impressione
di aver durato meno fatica dell’andata, chissà perché!?
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Stanchi ma contenti decidiamo di fare una doccia rigenerante in modo da arrivare
all’ora di pranzo in perfetto stato, pronti per le libagioni a base di anguilla.
Lorenzo e Claudio decidono di recarsi in paese per acquistare altro pesce, senza
però riuscirvi per l’assenza di una pescheria.
Verso le 13.00 tiriamo fuori i barbecue per “fare la festa” alle anguille.
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Dopo pranzo, complice la pedalata della mattina, Anna non resiste e si addormenta
platealmente.
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Vinciamo la sonnolenza e rimettiamo tutto quanto in ordine. Rimettiamo in moto
i camper e partiamo per un giro che alternerà panorami marini ad ambienti
tipici del Delta del Po, dove il grande fiume si confonde con
il Mar Adriatico.
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Talvolta siamo costretti ad attraversamenti su ponti di barche, regalandoci una
strana sensazione… di mobilità.
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Dopo un oretta e mezzo a giro per le strade e stradine del Delta del Po,
arriviamo a Boccasette dove sappiamo di un buon punto sosta per
la spiaggia. Ci sistemiamo nel parcheggio a pagamento in fondo alla strada che
porta al mare. E’ ormai vuoto e possiamo tirare fuori tavolini e sedie per
la cena. Apparecchiamo di tutto punto ma al crepuscolo dobbiamo fare i conti con
le zanzare che a differenza delle altre sere sono così numerose ed agguerrite
da vanificare qualsiasi effetto delle lozioni in nostro possesso. Così
a metà cena siamo costretti a migrare in camper in tutta fretta speranzosi
che come le altre sere col buio le zanzare tornino da dove sono venute. Purtroppo
le nostre speranze vengono tradite e mentre aspettiamo il “ritiro”
degli odiosi insetti, giochiamo a carte. Verso le 22.00 decidiamo che zanzare
o no occorre rimettere in camper i tavolini e le sedie. Lorenzo, con un coraggio
da gladiatore, esce fuori cosparso abbondantemente da creme e cremine, ma alla
fine delle operazioni riporterà comunque numerose e fastidiose punture
di zanzara.
Andiamo a letto un po’ intristiti dall’epilogo dell’ultima sera
della vacanza.
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