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Al mattino veniamo svegliati da una musica proveniente da una chiesa vicina, sembra un carillon! Lorenzo, aspettando i rituali di preparazione estetica di Alessia, fa due passi in un giardino e trovia una vecchia locomotiva, un po' malandata purtroppo, ma divertente!
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Spostiamo il camper e troviamo la tanto ricercata area
di sosta proprio accanto alla stazione. Parcheggiamo e ci
dirigiamo a piedi verso il centro e già pregustiamo
la visita alla cittadella. Arrivati nella piazza principale
vediamo la Collegiata, dedicata a San
Michele Arcangelo. Ci viene indicato dove trovare
l'ufficio informazioni, che però è chiuso…Pazienza! Non è
difficile capire che cosa vale la pena visitare, visto che
Brisighella sorge ai piedi di tre colli che
ospitano la Torre dell'Orologio, la Rocca
e un Santuario. Per raggiungere la prima
meta passiamo dalla famosa "Via degli Asini",'
una via sopraelevata e porticata di origine medioevale. Non
avevamo mai visto una strada del genere !
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Arrivati in cima ci godiamo la vista e facciamo qualche
foto, poi entriamo nella torre, che ospita il Museo
del Tempo. Ci sono alcuni strumenti interessanti,
soprattutto una sfera con una luce all'interno che proietta
un raggio verso il punto in cui si appoggia la mano…ma non
abbiamo capito a cosa serve! Lo spettacolo panoramico è
mozzafiato !
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Dopo aver visto il museo ci rechiamo alla rocca seguendo una strada sterrata (eventualmente si possono ancora scendere e salire vari km di scale, ma preferiamo la strada). Abbiamo ora una nuova visione del panorama e vediamo la torre dall'alto del colle centrale.
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La magnifica rocca, edificata nel XIV secolo, ospita il Museo
del Lavoro Contadino. Nello stesso tempo è possibile
visitare l'interno e divertirsi a riconoscere i vari ed interessanti
oggetti che si trovano nel museo. Ci sono anche le ricostruzioni
di due tipiche cucine, quella romagnola e quella rustica. Questa
è la visita che maggiormente ci ha appassionato, perché
abbiamo visto oggetti antichi ancora oggi di uso comune.
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La nostra ultima meta è il Santuario della Beata Vergine
del Monticino, risalente al XVII secolo, dove è venerata
una antica immagine della Madonna.
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Terminata la visita scendiamo un'altra rampa di scale e torniamo
in paese. Il biglietto di ingresso al Museo del Tempo
ci permette di visitare anche l'Antro di Ermete,
che si presenta come un percorso che conduce alla Suprema
Conoscenza. Siamo abbastanza stanchi e così decidiamo
di acquistare un libro (dimenticato poi sulla panchina di un
momentaneo riposo) e torniamo al nostro camper. Lorenzo sfodera
un'ottima carbonara e sazi e felici per la bella giornata andiamo
a dormire.
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