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In Camper a Berlino
Sabato 1 Gennaio 2005
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Festeggiamo con altri camperisti italiani l’arrivo del nuovo anno fino a
quando la bottiglia di spumante non finisce.
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Rientriamo in camper e rimaniamo a chiacchiera fin verso le 02.30 quando, stanchi
dalla giornata, decidiamo di andare a letto. Buon 2005 a tutti!!!
Ci alziamo con tutta calma intorno alle 13.00, mentre Marco e Gabriella sono in
piedi ormai da qualche ora. Ci accolgono comunicandoci che durante la notte hanno
finito la bombola di gas da 10 Kg. Ne hanno ancora due da 5 Kg, di cui una già
ammezzata, ma la sensazione comune è che non siano sufficienti per arrivare
in fondo alla vacanza. Noi ne abbiamo una da 15 Kg di scorta, oltre alle due nel
vano bombole, ma le dimensioni non sembrano consentirci il prestito. Dopo un breve
consulto ed uno studio di fattibilità decidiamo che se togliamo un po’
di rubinetteria, seghiamo quella mensola, alziamo quell’altra asse, spostiamo
quel divisorio, forse… si potrebbe… zac! riusciamo ad infilare la
bombola da 15 Kg proprio dove prima ne alloggiava una da 10. In tutte queste operazioni
scopriamo anche il motivo dell’anomalo consumo: il regolatore di pressione
installato è di quelli con la manopola di regolazione dell’ossigeno
– quello, intanto per intenderci, che si monta a monte dei fornelletti da
campeggio – e non quello tarato sui 30 bar canonici che l’impianto
richiederebbe. Fortunatamente Lorenzo ne ha uno di scorta (ma bravo Lorenzo!!)
e sostituiamo quello da campeggio. Adesso che abbiamo sostituito il regolatore
di pressione e rimpinguato le scorte di gas siamo un po’ più sollevati,
anche se rimane un interrogativo in merito alla loro durata: ce la faremo a scaldarci
ancora per una decina di giorni? Speriamo che non faccia troppo freddo…
Verso le 16.30 prendiamo l’autobus e la metro perché ancora ci manca
di vedere una cosa importantissima di Berlino: il muro. Vi arriviamo
che è già buio e questo contribuisce a rendere l’atmosfera
particolarmente intensa e suggestiva.
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Benché la visione del muro ci trasmetta
delle sensazioni molto forti, ci sforziamo di capire cosa realmente abbia dovuto
significare per tutte le persone che nel tempo hanno subito realmente gli effetti
di quell’opera. Ci colpisce una delle frasi riportate sul muro “Il
mondo è troppo piccolo per costruire dei muri” perché crediamo
che riassuma perfettamente ciò che questo monumento debba comunicare oggi
e sempre.
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Percorrendo praticamente tutto il chilometro che ancora oggi rimane del muro arriviamo
alla stazione Ostbahnhof. Ci riprendiamo dal freddo e dalla camminata
sedendoci per qualche attimo su di alcune panchine nell’atrio principale.
Riprendiamo la metro per scendere a Zoologischer Garten, per
la nostra ormai consueta birra del tardo pomeriggio. Verso ora di cena riprendiamo
la metro per tornare ai camper. Mangiamo a base di pesce spada – avanzato
la sera precedente – e dopo cena ci ritroviamo nel camper
di Marco per il caffé, sino a quando il sonno e la spossatezza dei festeggiamenti
della sera precedente non hanno il sopravvento, costringendoci ad andare a letto.
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