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Abbiamo fissato la partenza per le 09.30, e la sveglia è un po’ tosta,
ma veniamo consolati dalle notizie che Marco è Gabriella ci danno appena
scesi dal camper: Rocco ha cacato!!!.
Prendiamo il 145 e la U2 fino alla fermata di Friedrichstrasse.
Accompagniamo Gabriella al Museo Guggenheim in Unter
den Linden. Noi e Marco proseguiamo sino all’Antica Biblioteca
Nazionale, dove sarebbe custodito lo spartito originale della nona sinfonia
di Beethoven. Purtroppo non riusciamo ad orientarci perché tutte le indicazioni
sono in tedesco e quindi desistiamo dalla visita.
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Proseguendo sulla Unter den Linden arriviamo al Neue
Wache - suggestivo monumento ai caduti in guerra – ed allo Zeughaus
– l’arsenale.
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Proseguiamo ed arriviamo al Duomo di Berlino - Berliner Dom -
dove non riusciamo ad entrare perché si sta celebrando la messa delle 11.30.
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Proseguendo per Alexanderplatz, Marco si ferma in un bel negozio
per acquistare dei sigari. Noi ed il mitico Rocco rimaniamo fuori a fare qualche
foto.
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Terminati gli acquisti di Marco, facciamo un giro per Alexanderplatz
che non ci sembra irresistibile. Ci informiamo per l’escursione in cima
alla torre della TV, ma desistiamo per la coda veramente impressionante
(ad occhio peggio di quella del Louvre l’anno scorso). Lorenzo e Alessia
decidono di entrare nell’unica cosa che pare veramente interessante: Marienkirche,
mentre Marco rimane con Rocco per fargli sgranchire un po’ le gambe.
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E’ l’ora di andare a recuperare Gabriella, così Marco e Rocco
si incamminano verso il Guggenheim, mentre noi ci addentriamo
nel quartiere Nikolaiviertel, dove c’è la bellissima
chiesa Nikolaikirche.
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Ritorniamo verso Bebelplatz dove abbiamo appuntamento con Marco
e Gabriella. Li troviamo felicemente seduti ad un tavolino di un chiosco a mangiare
crauti e wurstel. Siccome noi per pranzo abbiamo i panini, li abbandoniamo al
loro pasto ed andiamo a visitare St.-Hedwigs-Kathedrale.
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Ritorniamo da loro e mangiamo velocemente anche noi. Ripercorriamo la Unter
den Linden sino a Gendarmenmarkt, dove non riusciamo
a fare neanche una foto perché in completa ristrutturazione. Proseguiamo
sino alla mitica Porta di Brandeburgo, dove si stanno già
allestendo le strutture per il giorno dopo.
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Proseguendo verso Potsdam Platz ci rendiamo conto che stiamo
percorrendo una strada che un tempo era costeggiata dal muro di Berlino.
In effetti notiamo come l’architettura degli edifici sullo sfondo siano
completamente differenti: ad est le tipiche costruzione di ispirazione sovietica,
ad ovest modernissimi palazzi in stile prettamente occidentale.
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Arriviamo al Memoriale agli Ebrei Europei Assassinati. E’
ancora da ultimare, ma già riesce a trasmettere forti emozioni. Rimaniamo
qualche attimo in contemplazione, attaccati alla rete di delimitazione, cercando
di immaginare cosa l’autore volesse trasmetterci con questo monumento.
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Arriviamo a Potsdam Platz che sono le 15.00 passate da poco.
La piazza è molto suggestiva ed i tre palazzi più alti ci appaiano
come tre alfieri che dall’alto sorvegliano la città.
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Ovviamente è tutto uno sfavillio di luci e specchi, che ci ricorda una
volta di più che abbiamo da poco passato il Natale.
Entriamo nel Sony Center, un modernissimo centro commerciale
nel cui atrio è stato allestito un variopinto mercatino di Natale.
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Cerchiamo qualche locale dove potersi sedere, ma siamo costretti ad uscire della
galleria perché non troviamo niente che ci aggrada. Poco distante ci fermiamo
in un locale per sorseggiare un po’ di caffé caldo. Davanti a delle
belle tazze fumanti decidiamo di visitare il Jüdisches Museum
di Berlino. Impieghiamo un po’ di tempo per arrivarci,
sbagliando la fermata della metropolitana di Potsdam Platz. Comunque
riusciamo a sbrogliarci da questa situazione e scendiamo dalla metro al Checkpoint
Charlie, e ci incamminiamo verso il Jüdisches Museum.
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Entriamo e facciamo i biglietti. Marco rimane con Rocco al bar perché i
cani non sono ammessi. Visitiamo il museo abbastanza velocemente, non riusciamo
a capire molte didascalie perché in tedesco e così non rimaniamo
pienamente soddisfatti dalla visita, complice, forse, anche la stanchezza.
Ci riuniamo con Marco e Rocco, ed usciamo dal Jüdisches Museum.
Ci incamminiamo verso la Gasthaus Dietrich Hertz, il ristorante
che abbiamo scelto per la serata sulla nostra mitica Lonely Planet. Attendiamo
un po’ per un posto, ma anche questa volta mangiamo e beviamo divinamente
e, come al solito, a prezzi più che accettabili.
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Rientriamo al camper con la metro che sono da poco passate le 01.00. Anche oggi
siamo stanchissimi, ma contenti di aver visto una buona parte di Berlino.
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