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Nonostante
la fatica di ieri, abbiamo fissato la partenza dal campeggio alle
09.00 in punto. Lorenzo e Alessia, dopo i soliti riti mattutini, si
recano alla reception del campeggio per la trafila dell’accettazione,
scoprendo che il camping, contrariamente a quanto immaginato la sera
precedente, offre un buon livello di accoglienza, paragonabile a quello
a cui siamo abituati. Infatti, al check-in, troviamo personale che
parla l’inglese perfettamente, e che dopo la registrazione e
la restituzione dei passaporti, ci spiega molto dettagliatamente come
fare per poter visitare Vilnius. Contrariamente a
quanto avevamo in mente, non c’è modo di poter raggiungere
la capitale lituana con un servizio pubblico, quindi l’unica
alternativa rimane quella di recarci a Vilnius con
uno dei due camper e lasciarlo in un parcheggio a pagamento vicino
al centro. Il personale della reception ci indica in modo molto preciso
come fare a raggiungere il parcheggio, e, riunite le nostre cose e
preparato il camper di Teo per l’escursione, partiamo alla volta
di Vilnius.
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Le
indicazioni sono molto precise e non troviamo difficoltà a
individuare il parcheggio cercato. E’ veramente molto vicino
al centro, quindi non facciamo nessuna fatica a raggiungere il primo
monumento di una certa importanza: la cattedrale.
E’ una magnifica giornata estiva così che il bianco dell’intonacatura
esterna della chiesa principale di Vilnius risalta
in modo ancora più evidente.
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Percorriamo
il corso principale, cercando di assaporare, più che altro,
“l’atmosfera balcanica”. Teo e la Esther ritirano
dei soldi da un bancomat mentre Lorenzo ed Alessia passeggiano per
le bancarelle sotto un loggiato poco più avanti. Terminate
le operazioni di cambio, decidiamo di visitare la chiesa più
vecchia della capitale lituana, in stile gotico e molto, molto carina.
Peccato che all’interno ci siano ancora tanti restauri che celano
la nostra vista abbondantemente.
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Usciti
da Sant’Anna, questo piccolo gioiello gotico,
decidiamo di visitare la chiesa che dall’alto di una collina,
domina Vilnius.
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Durante
il tragitto notiamo uno strano cartello il cui significato a tutt’oggi
ci è ancora sconosciuto.
Se qualche buon’anima sapesse cosa significa, farebbe veramente
una buona azione se mandasse un’e-mail al web-master con la
sua spiegazione.
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Una
volta arrivati alla chiesa, scopriamo che non è visitabile.
Ridiscendiamo mestamente la strada che ci riporta al corso principale
della città, ed entriamo nella cattedrale ortodossa. Qua la
sorpresa è veramente tanta, perché non eravamo mai stati
in luoghi di culto differenti da quello cattolico.
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E’
ora di pranzo e ci sediamo in un bar sotto un tendone e mangiamo in
compagnia di un passerotto per niente intimorito dalla nostra presenza.
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Dopo
pranzo decidiamo di arrampicarci fino al Castello di Vilnius,
da dove si gode un ottimo panorama su tutta la città.
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Lorenzo,
con il suo ottimo senso d’orientamento, fa notare che se ridiscendiamo
dalla collina non percorrendo la strada che ci ha condotto in cima,
bensì tramite un viottolo laterale che termina ad un cancello,
dovremmo ritrovarci esattamente accanto al parcheggio del camper.
Felici di questa intuizione, decidiamo di fidarci del senso dell’orientamento
di Lorenzo. Per arrivare accanto al parcheggio arriviamo accanto al
parcheggio, peccato che il cancello che riuscivamo a scorgere dalla
vetta, sia chiuso!!! Niente paura, fortunatamente proprio in quel
punto la sede stradale è un tantino più bassa del normale,
permettendoci di passare sotto l’inferriata.
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Riprendiamo
il camper e torniamo verso il campeggio.
Visto che l’ora non è tarda, decidiamo di visitare il
Castello di Trakai. Parcheggiato il camper nelle
vicinanze, ci arriviamo tramite un suggestivo ponte in legno dal quale
giovani abitanti del luogo si divertivano ad esibirsi in artistici
ed atletici tuffi nel lago.
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Il
castello fa la sua impressione, ma dopo una breve lettura della guida
ed un’attenta analisi della fattura edilizia, scopriamo che
è interamente rifatto! Non solo: invece di rifarlo in pietre,
così come originariamente il castello si presentava, si è
pensato bene di rifarlo a mattoncini rossi di terracotta!!
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Sbirciamo
dentro e scattiamo qualche foto, ma decidiamo che non merita pagare
l’ingresso per visitare qualcosa di ricostruito malamente!!
Si sa, noi Italiani, in materie come il mantenimento dei beni artistici,
siamo dei veri puristi!!
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Rientriamo
al campeggio per la cena e poi tutti a letto presto perché
domani ci aspetta una lunga tappa di trasferimento a Riga.
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