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In Camper a Parigi
Venerdì 26 Dicembre 2003
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Ieri sera abbiamo già preparato le borse ed i sacchetti con tutta la spesa
per la permanenza a Parigi di fine anno. Partiamo da casa piuttosto presto e carichiamo
il camper con tutto l’occorrente per la vacanza. Purtroppo al momento di
fare acqua constatiamo che il rubinetto del rimessaggio è completamente
gelato e che non è quindi possibile riempire il serbatoio dell’acqua
potabile. Ma non è l’unico inconveniente: ci siamo scordati nel frigorifero
di casa una delle borse con la spesa!!! Lorenzo riparte in macchina per andare
a recuperare quanto dimenticato e questo ci costa una buona ora di ritardo sulla
nostra tabella di marcia.
Riusciamo a partire che sono ormai le 09.00, ed incontriamo scarsissimo traffico.
Verso le 11.00 sentiamo Antonella che ci riferisce di essere ormai arrivata ad
Alessandria. Siccome abbiamo appena superato Piacenza fissiamo alla prima area
di sosta dopo Asti, in modo che loro possano mangiare nell’attesa.
Riusciamo a raggiungerli intorno alle 13.00 e ci salutiamo calorosamente. Naturalmente
facciamo le prove dei baracchini, concordando di sintonizzarci sul mitico canale
27!!!!
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Dopo aver fatto gasolio, riprendiamo il viaggio. Arriviamo al traforo del Frejus
alle 14.30. Non c’è nessuna coda ed arriviamo in Francia in un batter
d’occhio. Abbiamo deciso di arrivare a Parigi per strade statali e non per
mezzo delle carissime autostrade francesi, quindi appena fuori dalla galleria
imbocchiamo la strada per Modane, dove ci fermiamo per un caffè ed un succo
di frutta, ma non prima di essere riusciti a sbagliare strada. Iniziamo proprio
bene…
Maciniamo chilometri e chilometri di statale fino alle 19.45, quando giungiamo
a Polliat, una piccola frazione dopo Bourg-en-Bresse. Decidiamo di fermarci per
la notte. La piazza del comune ci pare abbastanza tranquilla e pianeggiante, anche
se ogni tanto alcuni ragazzini in sella a motorini non proprio regolamentari ci
fanno temere per il riposo notturno. Mangiamo velocemente e ci raduniamo nel nostro
camper per quattro chiacchiere prima di crollare in un meritato e profondo sonno.
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